mercoledì 2 aprile 2008

COSTRUIRE IL “MANDALALABIRINTO” COME ESPERIENZA







Il Mandala Labirinto della Pace è un progetto e un’esperienza poco descrivibile a parole, la potenza sta nel fare insieme, grandi e piccini, il mandala- labirinto e percorrerlo ognuno con il proprio passo, tempo e livello di consapevolezza.

L’idea mi è nata dopo l’esperienza del cammino di Santiago e della Francigena ( anche se non per l’intero percorso) fatta insieme ai miei familiari e a cari amici, e dopo la costruzione del mio primo Labirinto, nel giardino di casa, sotto la guida dell'amica Serena Franceschini.
Esperienza che mi ha segnato profondamente, mi ha messo in ricerca interiore e mi ha spinto a mettermi in viaggio. Ho pensato a come trasmettere agli altri questa esperienza, nel suo valore più profondo e simbolico, e mi sono venuti in aiuto i mandala. Studiandoli e praticandoli da molti anni vado scoprendo i loro molteplici valori simbolici e il loro utilizzo come strumento di pace, di educazione ed integrazione sia individuale che sociale. Anche i labirinti circolari, unicursali di Chartres e Lucca, dove abito, sono dei mandala e così, insieme a mio marito e ad un gruppo di cari amici, mi sono lanciata nell’avventura di riprodurre il labirinto di Lucca nel nostro giardino e poi su alcune piazze e siti che ci hanno permesso di vivere esperienze molto intense. Ognuno può capire molte cose da questo rituale e trarre elementi utili per il proprio cammino interiore senza perdere di vista gli altri che ci camminano al fianco, dietro o davanti. Il labirinto mandala di pace è senza inganno, basta seguire la via e tutti arrivano al centro e possono uscire senza perdersi. Attualmente l’ho proposto e attuato nelle scuole ( come rito iniziatici per gli adolescenti, come metafora del cammino educativo e personale), in programmi interculturali ( tutte le razze camminano insieme), al Centro Educazione alla Mondialità ( integrazione interculturale ed interreligiosa).
Devo dire che per me il Mandala Labirinto di pace traduce visivamente il cammino luminoso della vita, dell’educazione, della spiritualità poiché percorrerlo è un’esperienza empatica, non giudicante, accogliente che consente l’autoascolto e l’ascolto.

In effetti nell’immaginario dei bambini e collettivo c’è l’aspettativa che i genitori e la propria casa, così come gli insegnanti e la scuola, nella loro veste simbolica, siano delle figure mandaliche cioè accoglienti, non giudicanti che permettano una relazione sana e sacra dove potersi esprimere, fare insieme, essere se stessi, scoprire i propri talenti ma soprattutto essere amati .
E’ così che andando dietro a questa aspettativa ho ideato il progetto del mandala labirinto di pace un progetto che sarà sia un programma educativo e un’ opera d'arte collettiva, che visualizza la diversità e l'unità della razza umana. La principale valenza di questo strumento è quella di farci comprendere l’unicità dell’essere umano: siamo tutti creati allo stesso modo eppure siamo così unici ed irripetibili. Il riconoscimento del fatto che non siamo tutti uguali quando si parla di stili di apprendimento, di intelligenze è di vitale importanza per l'istruzione. Nel momento in cui la società comincia a riconoscere l'esistenza di diversi tipi di intelligenza, siamo in grado di attirare l'attenzione sull'importanza di creare un nuovo curriculum che aiuta gli studenti raggiungere una maggiore successo. Le vie creative sono in assoluto quelle da percorrere per scoprire i vari tipi di intelligenze e poterle sviluppare. Attraverso l’esperienza con il mandala possiamo scoprire abilità, comportamenti, modalità di apprendimento e di espressione abitualmente sconosciuti o ignorati sia di noi che dei nostri studenti.




Utilizzando il mandala labirinto come modello integrativo del sapere gli studenti possono apprendere, in una significativa esposizione di auto-espressione, la bellezza del loro mandala personale e quello dei loro compagni. I loro singoli mandala possono essere collegati con gli altri in modo da formare un’ opera d'arte gigante che raffiguri la varietà e la bellezza dell’umanità ma anche del sapere e della cultura. La componente educativa di questo progetto è che tutto il sapere può essere visivamente interconnesso attraverso la figura del mandala che diventa anche un prezioso strumento didattico utile per dimostrazioni ed esercitazioni durante le lezioni. Non ultimo questo percorso può essere collegato all’intercultura, al riconoscimento che, pur con tutte le differenze, l’umanità percorre lo stesso cammino tortuoso della vita e tutti siamo collocati in un unico “disegno” che ciascuno percorre con i propri passi.

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